Elisabetta Terragni i tunnel di trento

Un progetto sulla memoria che si specchia nel futuro, un’autostrada che diventa museo, giardini che nascono dall’asfalto, un quartiere che riconquista la citta’ senza costruire nulla.
Non siamo di fronte a un paradosso o a un gioco di contraddizioni ma a un esperimento urbano unico e in divenire, a un prototipo. Come imparare dagli archetipi e farne dei prototipi? E’ infatti la sezione nella quale il Progetto delle Gallerie di Piedicastello e’ stato invitato alla XII Biennale di Venezia che “indaga le sperimentazioni libere e attive che cambieranno il nostro modo di vivere il paesaggio e la città nel prossimo futuro”. L’idea di prototipo e’ in un certo senso rassicurante, non ha nulla di definitivo, puo’ essere modificato, costantemente migliorato dopo essere testato dagli utenti, dai possibili consumatori. Quello del riuso di infrastrutture della mobilita’ dismesse e’ un tema attuale e un opportunita’ che avremo sempre di piu’ nel futuro, il recupero di parti di citta’ abbandonate per farne nuovi luoghi per la collettivita’.