luglio 2011
Giappone
concorso
Elisabetta Terragni - Studio Terragni Architetti
Jeffrey Schnapp - metaLAB (at Harvard)
Daniele Ledda - xycomm
Diego Magrì, Stefano Cremisini,
Gennaro Cestrone
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In una lettera dello scorso giugno Toyo Ito sollecitava una reazione al devastante terremoto che ha colpito il Giappone l’11 marzo 2011, “una delle iniziative, ‘Picturing a “Home-for-All”’ richiedeva uno spazio comune di circa 30 mq. che agisse da luogo di incontro negli spazi allestiti per i profughi”.
I disegni e le proposte di “Home-for-All” sono stati esposti alla Mediateque di Sendai e al Museo Toyo Ito ad Imabari.
Abbiamo risposto cosi’:
4fold minna-no-lé
- a ogni rifugiato viene fornito un kit di sopravvivenza sensoriale
- il kit permette ai rifugiati di animare e personalizzare lo spazio temporaneo dove sono stati trasferiti dopo il disastro, e può essere utilizzato sia in forma personale che collettiva.
- un sistema flessibile di pareti leggere possono essere assemblate secondo le necessita’ della comunità. Le diverse possibilità combinatorie definiscono spazi comuni aperti o protetti, rompono la tirannia della griglia rettangolare e esorcizzano i fantasmi del terremoto e dello tsunami.
- Il sistema permette di creare spazi temporanei con diverse configurazioni all'interno dei centri di assistenza; i pannelli liberamente assemblati creano isole di intimità per conversare, decorare, per piccoli gesti quotidiani e per attività creative.